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AnnaTarozzi

Osteopata D.O.

Dopo aver conseguito il Diploma Universitario di Terapista della Riabilitazione, ho deciso di proseguire le mie ricerche per andare ancora più in profondità, oltre i confini della fisioterapia e della medicina tradizionale.

Lo studio delle materie mediche, in particolare la fisiologia e la fisiopatologia, mi hanno stimolato e appassionato da subito, facendomi scoprire che il corpo è una meraviglia davvero perfetta e complessa, dove tutto è regolato nel minimo particolare…un meccanismo la cui perfezione a volte sfugge alla capacità conoscitiva della stessa mente umana.

La passione per le discipline olistiche era nata prima dei miei studi accademici e negli anni non ho mai smesso di approfondire in questo campo, convinta che il sistema "Uomo" è da considerarsi nell'intero e non nella sua parcellizzazione. Più si osserva da vicino e nel dettaglio, più si rischia di perdere di vista l'insieme e con esso, la Persona e la vita che lo anima. Per questo ho sempre ritenuto importante conciliare questi due approcci.

Delle discipline olistiche mi ha sempre interessato il "concetto energetico", ovvero il comprendere come l'energia influenza e interagisce con la materia. La materia è energia: questo dichiarò Einstein. Dunque tutto è energia in forme diverse di cristallizzazione o vibrazione.

Tuttavia per quanto sia noto, in termini scientifici fisici, che sono gli elettroni (o meglio: la probabilità di presenza dell'elettrone) a dare all'atomo (o materia visibile) le sue qualità, "l'elettrone", ovvero la parte vibratoria dell'atomo, in medicina scompare e ci si dedica esclusivamente alla ricerca e alla cura "dell'atomo".

Il credere solo a ciò che è tangibile fa parte della nostra cultura, anche se scientificamente è in qualche modo errato. La scienza sta cominciando a dimostrarlo. E' in questo campo che mi piace esplorare, per cercare di avere una visione di insieme il più ampia possibile.

La fisica quantistica ha rivoluzionato il mondo della fisica classica, dando una nuova lettura dei fenomeni atomici e subatomici. Inoltre con essa si è riusciti a decifrare numerosi aspetti relativi all'astrofisica e alla cosmologia e recentemente ha consentito di comprendere anche molteplici fenomeni inerenti la biofisica, la genetica e le neuroscienze.

I recenti studi del Dr. Lipton, biologo americano contemporaneo, dimostrano in modo inequivocabile come il nostro sistema cellulare sia influenzato in massima parte da fattori "epigenetici", ovvero i fattori ambientali, e non dalla genetica, come si credeva un tempo. Questo ci porta a dover cambiare la nostra visione della medicina. L'ambiente, i nostri pensieri e le nostre esperienze determinano ciò che siamo, il nostro corpo e ogni aspetto della nostra vita. Interessanti in questo senso sono anche le ricerche di Masaru Emoto, medico e ricercatore giapponese, che ha dimostrato come l'acqua sia portatrice di memoria e come la sua cristallizzazione cambi a seconda delle informazioni che essa riceve. L'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi simili a quelli della neve; l'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia. Questa scoperta è interessantissima poichè se consideriamo che l'Uomo è costituito all'80% di acqua, ci sarà facile comprendere come gli stimoli esterni ed interni al corpo, qualsiasi essi siano, provocano un cambiamento all'interno del nostro sistema.

Luce (immagini), suoni (musiche o parole che siano), odori, sapori...ci in-formano e tras-formano. Il nostro corpo è plastico e in continuo cambiamento e reagisce agli stimoli che riceve anche sulla base dei nostri stati d'animo, dei nostri pensieri, delle nostre credenze e così via. E' con questa visione che ascolto ciò che accade in un corpo.

Lo studio scientifico è fondamentale ed è alla base di una ricerca. Ma come sempre è stato detto, l'importante in seguito è farne l'esperienza per capire cosa veramente significa, per rendere il sapere una vera e propria conoscenza. Per comprendere come un'emozione o un suono modificano i nostri tessuti, è necessario scoprirlo anche in se stessi. Per avanzare nella ricerca è molto importante l'ascolto di sè e dell'Altro nella disposizione interiore del "restare aperti" ad incontrare anche ciò che non si conosce. Per questo si è in una continua ricerca. E credo che sia per questo che l'Osteopatia ha impiegato così tanto tempo per essere elaborata sia da Still che da Sutherland...e sicuramente è anche oggi un sistema in continua crescita e trasformazione. La conoscenza, come la vita, è in costante evoluzione ed è decisivo saperla e volerla seguire.

"Per mio conto, l'educazione della mano va di pari passo con la coscienza dei nostri propri tessuti". François LAURENT DO MROF

L’approccio all’altro, il “paziente”, richiede anzitutto una grande capacità e disposizione all’ascolto. Le tecniche impiegate, qualsiasi esse siano (dall’osteopatia, al massaggio o alla stessa fisioterapia), sono solo “utensili”, mezzi che consentono di ascoltare l’altro e interagire con lui: questo è il filo conduttore della mia ricerca e applicazione professionale.

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